Sostenibilità: la nuova sfida per il management

Il tema della sostenibilità è uno degli argomenti al centro della nostra epoca. Molte aziende parlano infatti di “ futuro sostenibile”, alleggeriscono i processi, massimizzando il risultato. Si pensa a nuovi packaging, ideati per limitare le emissioni di Co2 e ridurre l’impatto ambientale.

Non solo un ritorno economico ma un vero riposizionamento del proprio brand più vicino alle esigenze del consumatore e dei giovani che risultano molto più attenti a queste tematiche. Un guadagno immediato, ma anche un investimento dal punto di vista dell’immagine aziendale.

La sostenibilità è uno degli obiettivi dell’industria 4.0. Si parla spesso di transizione verso modelli business che si ispirano al “Green Deal”, il patto verde europea, publicato dalla Commissione europea. L’obiettivo di stabilire nuove basi per affrontare i problemi legati all’ambiente e al clima con l’importante obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Le 3P della sostenibilità aziendale

Per sostenibilità aziendale però non si intende solo maggiore attenzione all’ambiente. Ma anche la capacità di un’azienda a garantire benefici sociali, come ad esempio uguaglianza per l’accesso alle risorse. E ancora pari opportunità per ogni lavoratore indipendentemente dal sesso di appartenenza. 

Questa è la teoria di John Elkington: le 3P di un’azienda sostenibile sono infatti Planet, People e  Profit. Con tre dimensioni ben distinte: la prima rivolta all’ambiente, la seconda con attenzione sociale e la terza economica o finanziaria. 

La sostenibilità nell’innovazione: tra valori etici e morali 

Un rischio da considerare è di imbattersi in aziende che, in nome dell’ambiente e della sostenibilità, facciano “Green Washing”. Si tratta di un ecologismo di facciata senza un reale impegno. Per questo l’attenzione ai fattori ambientali deve esser a 360°. Dalla riduzione dei rifiuti, all’utilizzo di energia rinnovabile fino al favore una migliore conciliazione della vita personale e il lavoro con l’adozione dello smart working.   

Secondo quanto rilevato dalla Commissione Europea, l’economia circolare potrebbe aiutare ad aumentare il PIL dello 0,5% entro il 2050 dando un forte impatto anche al tasso di occupazione. La nuova sfida per il management deve quindi essere la sostenibilità per portare la propria attività non solo nell’industria 4.0 ma anche per portare un valore aggiunto etico e morale. 

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