Siamo entrati nella quarta rivoluzione industriale. Con l’industria 4.0 il processo porterà la produzione industriale ad essere del tutto automatizzata ed interconnessa. Questa nuova era è iniziata negli Anni 2000 con la diffusione della telematica collegata agli oggetti. Il termine industria 4.0 è stato impiegato per la prima volta da Henning Kagermann, Wolf-Dieter Lukas e Wolfgang Wahlster in occasione della presentazione di un progetto per l’industria del futuro nell’ambito della fiera di Hannover del 2011. Cinque anni dopo, nel 2016, si è tornati ufficialmente a parlare di industria 4.0 in occasione del World Economic Forum che si è svolto a Davos, cittadina delle Alpi svizzere. La numerazione 4.0, poi, richiama la forma di numerazione utilizzata per le release, ossia le emissioni, dei software e tende a sottolineare il carattere fortemente informatico e telematico di questa rivoluzione.

Gli effetti dell’industria 4.0 nell’organizzazione aziendale

Dietro a questa rivoluzione si cela la possibilità per le imprese di fare il punto della situazione e se necessario anche riorganizzare i processi e le risorse aziendali abbracciando la filosofia 4.0 e della produzione snella.

Come interviene il professionista della consulenza aziendale

Ecco che, durante l’avvio di questa rivoluzione, le aziende si avvicinano gradualmente all’industria 4.0 e si affidano a dei professionisti in modo tale che l’imprenditore sia affiancato a 360° nel processo di innovazione dell’azienda. Il consulente manageriale partirà dai fabbisogni del cliente mettendo al centro le persone mentre le tecnologie dell’azienda verranno valutate tenendo conto della strategia, dei processi e dei prodotti.

Per quelle aziende che hanno necessità di variare il modo di fare mercato, il consulente aziendale proporrà la cosiddetta Smart Strategy che interviene sui processi e sui modelli organizzativi con il digitale e l’innovazione che saranno la base per il cambiamento. La Smart Process diventerà invece l’arma vincente per quelle aziende che hanno la necessità di aumentare la propria flessibilità nella filiera produttiva. Se l’intervento dovrà essere rivolto a riorganizzare il rapporto col cliente, lo sviluppo dei nuovi prodotti e i servizi post vendita, la soluzione la si troverà invece nella Smart Product.

Rispondi