Mickey Mouse Protection Act: come la Disney ha rinnovato la tutela del marchio

È nata prima la Disney o Mickey Mouse? Le orecchie più famose del mondo, perderanno i loro diritti nel 2024? Così la Walt Disney dopo anni di battaglie per allungare la durata dei diritti d’autore potrebbe perdere uno dei simboli più riconoscibili del suo marchio. La prima apparizione di Mickey Mouse risale al 18 novembre del 1928 nel corto “Steamboat Willie“, primo cartone animato classico con sonoro sincronizzato. Nel corto che, dura 8 minuti, si vedono Minni, Gamba di Legno e una delle prime versioni di Topolino, proprio quella che rischia di diventare di domino pubblico il prossimo anno.

La tutela del marchio in America 

Secondo la legge sul copyright americana all’autore di un’opera di ingegno spettano infatti 56 anni di protezione senza alcun diritto di proroga. È questo ciò che afferma il Copyright Act del 1909. A pochi anni dallo scadere dei diritti, l’azienda Walt Disney fece una cordata tra grandi marchi per estendere questo diritti e promuovere una nuova legge sul copyright. Fu cosi che la legge americana si adattò a quella europea e ai suoi standard: i diritti su Mickey Mouse sarebbero durati per tutta la vita del creatore: da 56 anni passò quindi a 75, facendo passare la scadenza dei diritti dal 1984 al 2003.

Quando Mickey Mouse cambiò la legge

Non solo Topolino, ma anche Pluto, Paperino e Pippo rischiavano di diventare di dominio pubblico.  A pochi anni dalla scadenza la Disney formò un Pac dando vita alla legge nota come Mickey Mouse Protection Act. Disney creò diverse lobby politiche per estendere la protezione dei diritti di autore dei personaggi ai quali venne concesso un trattamento di favore. Ma il 1 ottobre del 2024 a ben 95 anni Mickey Mouse diventerà comunque un personaggio di dominio pubblico.

E non sarebbe il primo caso di perdita dei diritti su uno dei personaggi più amati dai bambini. All’inizio di quest’anno anche la versione primordiale di Winnie The Pooh, l’orsetto giallo di A.A. Milne è diventata un’opera di dominio pubblico. Questo ha portato anche alla creazione di versioni horror di Winnie The Pooh, alla quale la Disney si è ribellata in qualunque caso. Ora però essendo di dominio pubblico, la Disney non più detentore del personaggio, non ha più il diritto di opporsi a questa “terrificante versione”.

La Disney riuscirà anche questa volta ad aumentare i diritti del suo personaggio preferito? Dopo tutto, lo stesso Walt Disney affermò: «Amo Topolino più di qualsiasi donna abbia mai conosciuto».

Verranno create legge apposite? O dobbiamo prepararci a vedere una versione killer di topolino?

Rispondi