Open innovation, ripresa digitale e Data analysis: l’innovazione lancia il 2022

L’innovazione in azienda sarà il nuovo trend del 2022. Secondo uno studio effettuato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, più nello specifico dalla Startup Intelligence e Digital Transformation Academy,  più della metà delle grandi imprese e delle PMI aumenteranno il proprio budget destinato all’ICT durante il corso di questo anno. La crescita degli investimenti è stimata al 4% per il 2022, superando i dati attuali del 2021 fermi allo 0.9%. L’81% delle aziende intervistate ha intenzione o ha già avviato collaborazioni con le start up. Obiettivo: avere nuovi modelli di business, opportunità e nuove tecnologie. 

Innovazione: la leva verso il futuro

L’innovazione digitale deve essere la priorità per le aziende. Durante la pandemia da Covid-19 tante imprese si sono trovate di fronte a un bivio: affidarsi alla tecnologia investendo su high tech e approcciarsi al web o rimanere indietro, arenate su vecchie convinzioni. 

La sfida dell’innovazione non è stata semplice, ma ha portato i suoi frutti. Durante questo periodo, dal 2019 al 2021 infatti, gli e-commerce sono cresciuti del 26% nel nostro Paese. Per quanto riguarda Amazon, secondo un’indagine condotta da PostNord (linkiamo la ricerca), il 94% delle persone scelgono di acquistare su questa piattaforma, ma le PMI ad oggi presenti sono solamente 4000. Quelle che invece possono vantare un proprio e-commerce sono appena 75000. Esiste però un paradosso: le aziende italiane sono quelle che avrebbero più prodotti da vendere, ma le meno presenti sul mercato online. 

Riprendendo lo studio effettuato da PostNord, oltre ad Amazon gli altri marketplace più utilizzati sono Ebay e poi Zalando. Con l’introduzione di nuovi siti web, diventati di uso comune come ad esempio Wildberries, Vinted e la neo introdotta  Amazon Fresh.

Dati alla mano è necessario investire nelle nuove tecnologie collaborare con start-up che puntano all’innovazione e al prossimo step della presenza digitale.

La sicurezza come priorità

Non solo grandi investimenti in ICT e innovazione, ma anche un grande passo in avanti nei sistemi di sicurezza e nella direzione di Business Intelligence, Big Data e Analytics. La cyber Security rimane quindi la priorità per approcciarsi in modo più corretto all’industria 4.0. Sempre meno invece gli investimenti verso smart working.

Secondo i dati degli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy il 63% delle grandi aziende italiane ritiene che l’esperienza della pandemia abbia accelerato la digitalizzazione. Da sottolineare anche il fatto che i Pnrr, piani nazionali di ripresa e resilienza, prevedono una buona parte dei fondi (49,2 miliardi di euro) destinarti ad investimenti sull’innovazione digitale.

L’innovazione su più fronti

L’innovazione non arriva da un sole fronte: sempre più aziende decidono di coinvolgere più attori, sviluppando un ecosistema ampio e vario. Accordi e collaborazioni con scuole e università, startup e scouting. Questo approccio risulta purtroppo però ancora per poco diffuso tra le PMI. L’ondata del digitale dovrà comprendere tutte le imprese, ma anche la Pubblica Amministrazione per portare la partita “ al prossimo livello” senza rimanere intrappolati nel passato, stando al passo con la sfida dell’innovazione.

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